Azoospermia Non-Ostruttiva:
recuperi chirurgici di spermatozoi testicolari (MicroTESE)

La Scuola del Prof. Colpi vanta una delle massime casistiche internazionali di pazienti affetti da azoospermia. In questo campo il Prof. Giovanni M. Colpi ha, in ventiquattro anni di attività microchirurgica, sempre più perfezionato la tecnica di recupero di spermatozoi testicolari particolarmente indicata nei casi di Azoospermia NonOstruttiva (NonObstructive Azoospermia), cioè la cosiddetta MicroTESE.

Essa permette al chirurgo, che lavora a 18-36 ingrandimenti mediante l’utilizzo del Microscopio Operatore, di individuare con maggiore precisione le zone del testicolo che, per alcune caratteristiche peculiari (vicinanza alla rete vascolare, colore e dilatazione dei tubuli), hanno una più elevata probabilità di contenere spermatozoi. In letteratura scientifica è riportato il recupero positivo di spermatozoi in una più elevata percentuale di pazienti con Azoospermia NonOstruttiva (NonObstructive Azoospermia) grazie a questa procedura microchirurgica (MicroTESE) (circa il 60%) rispetto alle tecniche convenzionali (TESE).

Già nel 2009, un nostro studio (il primo randomizzato e controllato in letteratura internazionale) aveva dimostrato che la MicroTESE è significativamente superiore alla TESE convenzionale nel recuperare spermatozoi allorché l’FSH è particolarmente elevato, e che consente comunque una percentuale di recuperi positivi maggiore della TESE a parità di volume testicolare.

Questi dati sono confermati in tutta la Letteratura Scientifica internazionale più recente. Commentando la meta-analisi di Bernie AM, Mata DA, Ramasamy R, Schlegel PN su Fertility and Sterility 2015, 104: 1099-1103, meta-analisi che dimostra inequivocabilmente la superiorità della MicroTESE rispetto alla TESE nella NonObstructive Azoospermia, Craig Niederberger commenta: “This … contribution to the literature makes the microdissection technique state of the art for the treatment of azoospermia due to spermatogenic dysfunction” [“Questo contributo alla Letteratura fa della MicroTESE il gold standard nel trattamento della Azoospermia NonOstruttiva”].

Inoltre con la microchirurgia viene evitato il danneggiamento del restante tessuto, riducendo così i possibili effetti collaterali.

Due studi scientifici del nostro Gruppo hanno recentemente dimostrato sia che il valore del FSH ha ben poco valore predittivo sulla possibilità di un recupero positivo o negativo di spermatozoi nella Azoospermia NonOstruttiva (Caroppo E, Colpi GM, et al. Andrology. 2019) sia l’importanza della capacità di discernere, pur al massimo ingrandimento, anche minime differenze nel calibro dei tubuli seminiferi in quanto in grado di aumentare le possibilità di un recupero positivo (Caroppo E, Colpi GM, et al. J Assist Reprod Genet. 2019).

Non solo: un lavoro di meta-analisi condotto da quattro dei massimi esperti internazionali in questo campo su tutti gli studi finora pubblicati in Letteratura sulle percentuali di recupero positivo di spermatozoi in casi di Azoospermia NonOstruttiva, a mezzo di TESE e/o di MicroTESE, ha ancora oggi nuovamente dimostrato in modo inconfutabile la netta superiorità della MicroTESE rispetto alla TESE, soprattutto nei casi in cui poi la diagnosi istologica ha poi documentato nel parenchima testicolare prevalentemente una Sindrome a Sole Cellule di Sertoli (Sertoli Cell Only Syndrome = SCOS), che rappresentano nella nostra esperienza il 65-70% di tutti i pazienti con Azoospermia NonOstruttiva (Esteves SC, Ramasamy R, Colpi GM, Carvalho JF, Schlegel PN. Human Reproduction Update, 2020).

Durante l'intervento la nostra équipe esegue sempre anche una biopsia testicolare per la diagnosi istologica sullo stato della spermatogenesi, biopsia che viene letta “in cieco” da un patologo estremamente esperto in questo settore e descritta in un referto istologico.

Durante l’intervento un biologo assiste in sala operatoria il microchirurgo, esaminando in tempo reale i microframmenti di parenchima testicolare appena asportati per segnalare immediatamente la presenza o meno in essi di spermatozoi, indirettamente aiutando in tal modo il microchirurgo nella identificazione delle zone ottimali di parenchima da cui attingere.
La ricerca biologica prosegue poi in laboratorio in modo minuzioso e intensivo per almeno quattro ore e dopo un trattamento enzimatico finalizzato a staccare tutte le cellule le une dalle altre al fine di ottimizzare il recupero di spermatozoi sia quantitativamente che qualitativamente.

Il confronto tra il referto biologico (cioè il risultato della ricerca di spermatozoi da una piccola aliquota del tessuto asportato, eseguita da parte del biologo) e il referto istologico costituisce un controllo di qualità molto importante, generalmente trascurato altrove. In molti Centri, infatti, l’esperienza sui casi di Azoospermia NonOstruttiva è limitata a piccole casistiche, ed il rischio di una risposta biologica (impropriamente) negativa per la presenza di spermatozoi non può essere del tutto ignorato (vedi sotto).

In genere è opportuno per il paziente trascorrere una notte in ambiente ospedaliero; l'intervento viene eseguito preferibilmente in anestesia generale, è assolutamente indolore anche nel post-operatorio e non cruento: l’attività lavorativa può essere ripresa regolarmente dopo soli due giorni dall’intervento (vedi anche: azoospermia) (consulta il sito: www.microtese.ch).

Annotazioni importanti per il paziente con Azoospermia NonOstruttiva:
1) Grazie agli spermatozoi ottenuti dai recuperi chirurgici usati poi per ICSI, molti pazienti con Azoospermia NonOstruttiva (NonObstructive Azoospermia) hanno oggi la possibilità di avere figli geneticamente propri. Il Prof. Colpi in ventiquattro anni di esperienza ha eseguito oltre 1500 procedure di MicroTESE su pazienti con Azoospermia NonOstruttiva, e grazie a recuperi positivi associati ad ICSI ha potuto “offrire” la nascita di almeno un figlio ad una rilevante quantità di coppie, molte delle quali ancora a distanza di tempo manifestano riconoscenza inviando fotografie della prole (varie coppie hanno avuto due figli usando più volte gli spermatozoi crioconservati estratti con la MicroTESE).
2) La Letteratura scientifica, e la nostra esperienza, dimostrano che nessun caso (anche se il volume testicolare è molto ridotto, anche se l’FSH è molto elevato, anche se in presenza di Sindrome di Klinefelter) deve essere considerato “a priori” un caso “perso”: è pertanto perlomeno discutibile l’atteggiamento di coloro che indirizzano direttamente le coppie in cui l’uomo è affetto da Azoospermia NonOstruttiva (NonObstructive Azoospermia) alla inseminazione artificiale eterologa.
3) La MicroTESE è una procedura microchirurgica (nella nostra esperienza virtualmente indolore e sostanzialmente scevra di complicanze per il paziente) che richiede tempi operatori non brevi (vedi la Letteratura) con impegni di sala operatoria non prevedibili a priori (se l’intervento non recupera da un testicolo, è infatti necessario accedere chirurgicamente anche all’altro): pertanto va programmata in sedi quali Next Fertility Procrea in Lugano in cui l’andrologo microchirurgo non sia pressato da esigenze di contenere l’intervento entro un lasso di tempo predeterminato da altri (magari, come purtroppo è stato riferito da taluni pazienti,  trasformando in TESE ciò che era stato originariamente proposto come  MicroTESE!).
4) La MicroTESE è una procedura microchirurgica che va eseguita ad alto ingrandimento (a 18-36 ingrandimenti: vedi la Letteratura scientifica): ciò è eseguibile ottimalmente solo con un microscopio operatore con ottiche di alta qualità, e non con gli “occhialini”!
5) La MicroTESE richiede, per ottenere le più alte percentuali di recuperi chirurgici positivi, una ottimale esperienza di lunga data del Microchirurgo in questo campo: la Letteratura (Ishikawa et al, 2010) ha dimostrato che la curva di apprendimento è lunga, che il tasso di recupero positivo continua a salire e diventa onorevole tra le 100 e le 150 MicroTESE; e Schlegel, l’ideatore della tecnica, ha recentemente scritto che il microchirurgo ottiene il top dei risultati dopo 500 MicroTESE.
6) Per un recupero positivo, nella maggior parte dei casi, la esperienza del MicroChirurgo è condizione necessaria, ma non sufficiente: conta infatti enormemente l’esperienza dei Biologi nel microfrazionamento delle piccole aliquote di tessuto testicolare estratto con la MicroTESE e nella ricerca attenta, scrupolosa e lunga (a volte estremamente lunga) degli (spesso pochi) spermatozoi presenti. Come riportato ampiamente da tutta la Letteratura scientifica in merito, vi deve essere una presenza biologica all’interno della sala operatoria: e deve esserci più di un biologo, perché altrimenti un solo biologo non riesce a venire incontro alle esigenze del microchirurgo che sta operando e a dargli le risposte positive o negative in tempo utile. I biologi devono avere poi tempo a loro disposizione per proseguire la ricerca in Laboratorio: già nel 2004 la nostra équipe aveva dimostrato che protraendo, in caso di esito negativo entro la prima ora di ricerca biologica, la stessa ricerca per altre tre ore, la percentuale di recuperi positivi aumentava significativamente (Colpi GM & Piediferro G, 6th Hellenic Andrologic Society Congress, Thessaloniki, Nov. 5-6, 2004). Dati analoghi sono stati confermati in Letteratura dai Collaboratori di P.N. Schlegel in tempi recenti.
7) Ottenuti gli spermatozoi, e crioconservati, quando si passa al loro utilizzo con ICSI serve nuovamente una presenza embriologica esperta che abbia tempo adeguato a disposizione. I microcontainers (paillettes o cryo-vials) ove gli spermatozoi recuperati erano stati congelati vanno scongelati con prudenza ad uno ad uno, scongelandone uno successivo solo se strettamente necessario: si tratta di materiale biologico limitato e prezioso per la coppia. La ricerca degli (spesso pochi) spermatozoi deve essere attenta, di essi devono essere selezionati quelli vivi, ricorrendo a tests specifici che non ledano la loro vitalità, e tra questi quelli normoconformati da usare per la ICSI. E’ evidente che tutta questa procedura richiede esperienza e impegno di tempo di molto superiori a quelli usualmente necessari per praticare una ICSI con spermatozoi estratti da un liquido seminale più o meno alterato! Per questo è necessario disporre di Embriologi con elevata esperienza nella esecuzione di ICSI con spermatozoi recuperati da pazienti con Azoospermia NonOstruttiva!
8) ATTENZIONE! Molti pazienti con Azoospermia NonOstruttiva, ritenendo erroneamente che la TESE sia meno impegnativa della MicroTESE, optano in prima istanza per la TESE, riservandosi di farsi operare di MicroTESE in caso di TESE negativa. Anche secondo la nostra esperienza, questo modo di procedere è un gravissimo e errore, in quanto, in caso di insuccesso, a prescindere dalla perdita di tempo per la coppia (devono intercorrere cinque – sei mesi tra i due interventi!), spesso la TESE, specie se eseguita da andrologi con modesta esperienza nella gestione della Azoospermia NonOstruttiva, lascia cicatrici intratesticolari più o meno estese che abbattono pesantemente di circa un terzo le possibilità di recupero positivo di una MicroTESE eseguita su testicoli chirurgicamente ancora intatti.
9) Tutto quanto sopra spiega bene l’affermazione ancora attuale delle Canadian Guidelines (2015) sulla gestione della Azoospermia NonOstruttiva (NonObstructive Azoospermia): "The testicular sperm extraction procedure should be offered to all men with NOA, but should only be undertaken in a Centre with expertise in MicroTESE and where an ICSI Laboratory with expertise in handling these samples is available (Jarvi, 2015). (vedi: www.microtese.ch)

Pubblicazioni scientifiche più significative:

Giovanni M. Colpi and Ettore Caroppo: UPDATE ON THE MANAGEMENT OF NON-OBSTRUCTIVE AZOOSPERMIA: Current Evidences and Unmet Needs. Special Issue of Journal of Clinical Medicine (book), MDPI, Basel (Switzerland), 2022./

Intrasurgical parameters associated with successful sperm retrieval in patients with non-obstructive azoospermia undergoing salvage microdissection testicular sperm extraction.
Caroppo E, Castiglioni F, Campagna C, Colpi EM, Piatti E, Gazzano G, Colpi GM. Andrology. 2021 Nov;9(6):1864-1871. doi: 10.1111/andr.13082. Epub 2021 Jul 26.PMID: 34289247

Re: predictors of surgical sperm retrieval in non-obstructive azoospermia: summary of current literature.
Colpi GM, Caroppo E. Int Urol Nephrol. 2020 Jun 11. doi: 10.1007/s11255-020-02535-6. Online ahead of print. PMID: 32529383

Letter: Sperm retrieval rates by micro-TESE versus conventional TESE in men with non-obstructive azoospermia – the assumption of independence in effects sizes might lead to misleading conclusions.
Esteves SC, Ramasamy R, Colpi GM, Carvalho JF, Schlegel PN. Hum Reprod Update. 2020 May 21:dmaa006. doi: 10.1093/humupd/dmaa006

SARS-CoV-2 pandemic and repercussions for male infertility patients: a proposal for the individualized provision of andrological services.
Esteves SC, Lombardo F, Garrido N, Alvarez J, Zini A, Colpi GM, Kirkman-Brown J, Lewis SE, Björndahl L, Majzoub A, Cho CL, Vendeira P, Hallak J, Amar E, Cocuzza M, Bento FC, Figueira RC, Sciorio R, Laursen RJ, Metwalley AM, Jindal SK, Parekattil S, Ramasamy R, Alviggi C, Humaidan P, Yovich JL, Agarwal A. Andrology. 2020 May 1. doi: 10.1111/andr.12809. Online ahead of print.PMID: 32357288

Prediction model for testis histology in men with non-obstructive azoospermia: evidence for a limited predictive role of serum follicle-stimulating hormone.
Caroppo E, Colpi EM, D'Amato G, Gazzano G, Colpi GM. J Assist Reprod Genet. 2019 Dec;36(12):2575-2582. doi: 10.1007/s10815-019-01613-8. Epub 2019 Oct 26.PMID: 31655977

The seminiferous tubule caliber pattern as evaluated at high magnification during microdissection testicular sperm extraction predicts sperm retrieval in patients with non-obstructive azoospermia.
Caroppo E, Colpi EM, Gazzano G, Vaccalluzzo L, Piatti E, D'Amato G, Colpi GM. Andrology. 2019 Jan;7(1):8-14. doi: 10.1111/andr.12548. Epub 2018 Sep 26.PMID: 30259683 

Testicular histology may predict the successful sperm retrieval in patients with non-obstructive azoospermia undergoing conventional TESE: a diagnostic accuracy study.
Caroppo E, Colpi EM, Gazzano G, Vaccalluzzo L, Scroppo FI, D'Amato G, Colpi GM. J Assist Reprod Genet. 2017 Jan;34(1):149-154. doi: 10.1007/s10815-016-0812-3. Epub 2016 Sep 21.PMID: 27655389 

ESX1 mRNA expression in seminal fluid is an indicator of residual spermatogenesis in non-obstructive azoospermic men.
Pansa A, Sirchia SM, Melis S, Giacchetta D, Castiglioni M, Colapietro P, Fiori S, Falcone R, Paganini L, Bonaparte E, Colpi G, Miozzo M, Tabano S. Hum Reprod. 2014 Dec;29(12):2620-7. doi: 10.1093/humrep/deu261. Epub 2014 Oct 14.PMID: 25316452

Surgery for male infertility: Surgical sperm retrievals.
Colpi GM, Piediferro G, Scroppo FI, Colpi EM, Sulpizio P. In: Bjorndahl L, Giwercman A, Tournaye H, and Weidner W (eds), Clinical Andrology, Informa Healthcare, London, 2010, ch.12:95-104.

ESX1 gene expression as a robust marker of residual spermatogenesis in azoospermic men.
Bonaparte E, Moretti M, Colpi GM, Nerva F, Contalbi G, Vaccalluzzo L, Tabano S, Grati FR, Gazzano G, Sirchia SM, Simoni G, Gallina A, Miozzo M. Hum Reprod. 2010 Jun;25(6):1398-403. doi: 10.1093/humrep/deq074. Epub 2010 Mar 31.PMID: 20356899

Microsurgical TESE versus conventional TESE for ICSI in non-obstructive azoospermia: a randomized controlled study.
Colpi GM, Colpi EM, Piediferro G, Giacchetta D, Gazzano G, Castiglioni FM, Magli MC, Gianaroli L. Reprod Biomed Online. 2009 Mar;18(3):315-9. doi: 10.1016/s1472-6483(10)60087-9.PMID: 19298728 

Testicular sperm extraction in cancerous testicle in patients with azoospermia: a case report.
Carmignani L, Gadda F, Gazzano G, Ragni G, Paffoni A, Rocco F, Colpi GM. Hum Reprod. 2007 Apr;22(4):1068-72. doi: 10.1093/humrep/del468. Epub 2006 Dec 15.PMID: 17172283

Somatic mutational analysis of DAX1 in testes from men with idiopathic azoospermia.
Mantovani G, Mancini M, Gazzano G, Spada A, Colpi GM, Beck-Peccoz P, Persani L. Fertil Steril. 2005 Nov;84(5):1542-4. doi: 10.1016/j.fertnstert.2005.05.037.PMID: 16275267

Sperm retrieval for intra-cytoplasmic sperm injection in non-obstructive azoospermia.
Colpi GM, Piediferro G, Nerva F, Giacchetta D, Colpi EM, Piatti E. Minerva Urol Nefrol. 2005 Jun;57(2):99-107.PMID: 15951734 Review.

Alcune Presentazioni a Congressi sulla MicroTESE:

G.M. Colpi
“Azoospermie Non-Ostruttive: TESE o MicroTESE? Stato dell’Arte di una Contesa”
XV Congr. Naz. Soc. Ital. Chirurgia Genitale Maschile (SICGeM)
Perugia, 21-23 Novembre 2019

G.M. Colpi
“Crypto-NonObstructive Azoospermia: Real World Experience”
International Workshop “The Andrologist in the IVF Center”
Milan, November 7, 2019

G.M. Colpi
“La Corretta Gestione del Paziente Affetto da Azoospermia Non-Ostruttiva”
 3° Corso Naz. Soc. Ital. Riproduzione Umanizzata (SIRU) sul Rischio Biologico
Salerno, 13 Giugno 2019

F.M. Castiglioni
“Azoospermia Non-Ostruttiva: la Risposta Andrologica di MicroTESE alla Proposta Ginecologica di AID: Tips and Tricks Andrologici e Biologici”
XXXIX Sabato dell’Andrologia
PadernoDugnano, 16 febbraio 2019

G.M. Colpi
“Dalla Azoospermia Non-Ostruttiva alla Gravidanza Omologa: Anatomia di un Percorso con Successo”
XIV Congr. Naz. Soc. Ital. Chirurgia Genitale Maschile (SICGeM)
Ancona, 22-24 Novembre 2018

G.M. Colpi
“Outcome della ICSI con Spermatozoi Recuperati Chirurgicamente: Criticità e Ottimizzazione”
2° Congr. Naz. Soc. Ital. Riproduzione Umanizzata (SIRU)
Catania, 15-17 Novembre 2018

G.M. Colpi e L. Vaccalluzzo
“Update sui recuperi testicolari nella Sindrome di Klinefelter”
Terzo Congr. ASKIS
Palermo, 7 Maggio 2016

G.M. Colpi
“Recuperi Chirurgici nelle Azoospermie per Crioconservazione”
XXXV Sabato dell’Andrologia
PadernoDugnano, 3 Dicembre 2016

G.M. Colpi
“Gestione Andrologica Avanzata nel Paziente Azoospermico”
Focus su Competenze Andrologiche in Urologia.
Varese, 21 Ottobre 2016.

G.M. Colpi
“Recupero di spermatozoi nelle MicroTESE nel Klinefelter classico e nelle altre testicolopatie primarie
Preservazione della Fertilità Maschile in Friuli e Venezia Giulia.
Trieste, 4 Ottobre 2016

G.M. Colpi
“A Prediction Model for Successful Sperm Retrieval in Non-Obstructive Azoospermia Patients Previously Submitted to Testicular Biopsy and Notes on Other Predictive Factors”
Royan International Twin Congr. on Reproductive Biomedicine
Teheran, August 31 – September 02, 2016

G.M. Colpi
“Il Recupero di Spermatozoi per A.R.T. nei Casi Estremi”
XXVIII Congresso Macroregionale SIALPV
Milano, 18 giugno 2016

G.M. Colpi
“Update on Sperm Retrieval Technique / MicroTESE for ART”
Relazione al XI Eurasian Andrology Summit and 18th ESSM Joint Meeting
Madrid, 4-6 February 2016

G.M. Colpi e L. Vaccalluzzo
“Tecniche Chirurgiche di Recupero di Spermatozoi nelle NOA” (imaging session)
Relazione al 1° Congresso Congiunto SIA-SIERR
Roma, 18 Aprile 2015

G.M. Colpi
“New Advances in Surgical Sperm Retrieval for ICSI in NOA patients”
Lecture at the First Advanced Workshop on Male Fertility Laboratory and IVF
Doha (Qatar), November 13-15, 2015

G.M. Colpi, L. Vaccalluzzo, E.M. Colpi
“New Advances in Surgical Sperm Retrievals for ICSI in NOA Patients”
Invited Lecture at 15th Royan Congress on Reproductive Biomedicine
Tehran, September 3-5, 2014

G.M. Colpi et al.
“How to choose between TESE and MicroTESE for sperm retrieval in Non-Obstructive Azoospermic patients”
selected oral communication at the 26th Annual Meeting of ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embriology,
Rome, 27-30 June 2010

G.M. Colpi e M. Castiglioni
“Tecniche di recupero di spermatozoi nelle azoospermie e impatto della qualità della spermatogenesi sull’outcome della ICSI”
relazione al Convegno “Crioconservazione dei gameti e infertilità alla luce delle modifiche della legge 40/2004”,
Milano, 21 novembre 2009

G.M. Colpi & M. Castiglioni
“Testicular Microsurgery in NOA Patients”
 lecture at the NAFA Annual Meeting,
Aarhus, 11-12 September 2009

G.M. Colpi & M. Castiglioni
“MicroTESE Colpi Technique in non-obstructive azoospermia”
video + lecture at the 14. Giessener Andrologisches Symposium “Sperm Retrieval”
Giessen (Germany), 8 November 2008

G.M. Colpi
“Efficacy of MicroTESE versus TESE in sperm retrieval in non-obstructive azoospermia”
lecture at the 1st Meeting of Hungarian Andrology Association
Siòfok (Hungary), 8-10 November 2007

G.M. Colpi
“Microsurgical TESE in non-obstructive azoospermia”
lecture at the 6th Congress of the Hellenic Andrologic Society, Thessaloniki (Greece)
November 5-6, 2004

G.M. Colpi
“Recuperi chirurgici nelle azoospermie non ostruttive”
lettura magistrale al XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia (SIA)
Capri, 25-28 ottobre 2003

G.M. Colpi:
“What is the best sperm retrieval technique?”
lecture at the 2nd Meeting of the European Society of Andrological Urology (ESAU)
Capri, October 23-24, 2003

G.M. Colpi et al.
“Microsurgery in testicular sperm extraction”
18th Annual Meeting of the European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE)
Vienna, 30 June – 3 July, 2002

G.M. Colpi
“Validity of microsurgery during TESE procedures”
Congress of the Hungarian Society of Andrology (with International Partecipants)
Budapest, 12-13 October 2001


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Impotenza:
espressione di malattia vascolare sistemica

Nel soggetto sopra i 40 anni i fattori organici risultano essere la causa o concausa più frequente nella genesi della disfunzione erettiva (impotenza), pur tenendo presente che l'aspetto psicologico va ad incidere su tutte le forme di disfunzione erettile.
Dopo quest’età, infatti, sono più frequenti i fattori di rischio, quali l'ipertensione arteriosa, l'aterosclerosi dovuta agli alti livelli di lipidi nel sangue, il diabete scompensato con i conseguenti danni sui nervi e sui vasi di piccolo calibro (come le arterie cavernose del pene), i disturbi della minzione legati o meno ad una iperplasia della prostata.
La causa che accomuna tutte queste condizioni è rappresentata dalla disfunzione endoteliale.

E’ ormai accertato che l’endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni, svolge un ruolo che va molto oltre la semplice funzione meccanica.
Esso si comporta come un vero e proprio organo endocrino, capace di produrre sostanze che influenzano la parete del vaso ed i tessuti circostanti.

Studi recenti hanno addirittura individuato, nel manifestarsi di una disfunzione erettile ingravescente, un sintomo sentinella per quanto riguarda il futuro sviluppo nel paziente di probabili problematiche cardiovascolari (ischemie, infarto miocardico, etc.) (vedi impotenza).
L’organizzazione della nostra équipe permette al paziente affetto da disfunzione erettiva di eseguire in due sole mattine, o in una sola giornata, tutte le indagini diagnostiche più moderne, previste dalle Linee-Guida internazionali, tese ad accertare i fattori causali della disfunzione erettiva e lo stato del sistema vascolare, al fine di identificare il trattamento personalizzato più corretto dell’impotenza e, laddove possibile, ridurre il rischio di future patologie vascolari.

Alcune presentazioni e pubblicazioni scientifiche sull’argomento:

M. Rossellò Barbarà, G.M. Colpi
“Multicentric international study to validate the digital inflection rigidometer in
the diagnosis of erectile dysfunction”
American Urological Association (AUA) Convention
Anaheim (California), June 1-6 2001

G.M. Colpi
“Treatment of vasculogenic erectile dysfunction: a new trend?”
Magyar Urológusok Társasága Andrológiai Szekció, 26.
Tudományos Ülese, Sopron (Hungary), október 17-19, 2002

G.M. Colpi
“Farmaci per la Disfunzione Erettile nelle categorie a rischio: nelle cardiovasculopatie”
I Congresso Nazionale SIA-SIAM
Milano, 22-24 aprile 2004

M. Mancini
“La riabilitazione erettiva nelle patologie cardiovascolari”
Corso di aggiornamento in Sexual Medicine
Milano, 12 giugno 2004

F. Castiglioni
“Casi clinici di riabilitazione erettiva in cardiovasculopatici”
Corso di aggiornamento in Sexual Medicine
Milano, 12 giugno 2004

M. Mancini
“Effects of chronic oral tadalafil administration on the cavernosal arteries in patients with erectile dysfunction”
8th Congress of ESSM (European Society of Sexual Medicine)
Copenhagen, December 4-7, 2005

M. Mancini
“A normal endothelium increases the therapeutic role of Tadalafil in vasculogenic erectile dysfunction”
9th Congress ESSM (European Society of Sexual Medicine)
Vienna 2006

Colpi GM, Mancini M, Piediferro G, Scoppo FI.
Disorders of blood flow: arterial and venous/sexual dysfunction and varicocele
Chapter in: Schill WB, Comhaire F, Hargreave T (Eds.): Andrology for the Clinician, Springer Verlag, 2006, pp. 338-347

Barassi A, Colpi GM, Piediferro G, Dogliotti G, Melzi D'Eril GV, Corsi MM.
“Oxidative stress and antioxidant status in patients with erectile dysfunction”
J Sex Med. 2009 Oct;6(10):2820-5.

Mancini M, Guazzi M, Bianco E, Colpi GM.
Brachial artery flow mediated assessment: a tool to predict the response to chronic PDE5 inhibition with tadalafil in patients with erectile dysfunction.
Int J Cardiol. 2011 Feb 3;146(3):471-2.

Dozio E, Barassi A, Marazzi MG, Vianello E, Colpi GM, Solimene U, Melzi D'Eril GL, Corsi Romanelli MM.
Plasma myeloperoxidase in patients with erectile dysfunction of arteriogenic- and non-arteriogenic origin: association with markers of endothelial dysfunction.
J Biol Regul Homeost Agents. 2013 Jul-Sep;27(3):749-55.

Barassi A, Pezzilli R, Colpi GM, Corsi Romanelli MM, Melzi d'Eril GV.
Vitamin D and erectile dysfunction.
J Sex Med. 2014 Nov;11(11):2792-800. doi: 10.1111/jsm.12661.

Massaccesi L, Melzi d'Eril GV, Colpi GM, Tettamanti G, Goi G, Barassi A.
Levels of human erythrocyte membrane-bound and cytosolic glycohydrolases are associated with oxidative stress in erectile dysfunction patients.
Dis Markers. 2014;2014:485917. doi: 10.1155/2014/485917.

Barassi A, Pezzilli R, Morselli-Labate AM, Dozio E, Massaccesi L, Ghilardi F, Damele CA, Colpi GM, d'Eril GV, Corsi Romanelli MM.
Evaluation of high sensitive troponin in erectile dysfunction.
Dis Markers. 2015;2015:548951. doi: 10.1155/2015/548951.

Barassi A, Corsi Romanelli MM, Pezzilli R, Damele CA, Vaccalluzzo L, Goi G, Papini N, Colpi GM, Massaccesi L, Melzi d'Eril GV.
Levels of l-arginine and l-citrulline in patients with erectile dysfunction of different etiology.
Andrology. 2017 Feb 8. doi: 10.1111/andr.12293. [Epub ahead of print]



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Varicocele: chirurgia mini-invasiva

La correzione chirurgica del varicocele ha lo scopo di risolvere la dilatazione venosa presente a livello scrotale e di impedire al sangue della vena spermatica interna di refluire verso il testicolo.
Tale scopo può essere raggiunto con varie tecniche, ciascuna scelta sulla base del tipo di varicocele che ci si trova a dover affrontare.
La Scuola del Prof. Giovanni M. Colpi ha cumulato una notevolissima esperienza pressoché in tutte le tecniche chirurgiche per il trattamento del varicocele (legatura alta sec. Ivanissevich, tecnica di Palomo, tecnica microchirurgica, sclerotizzazione anterograda sec. Tauber, sclerotizzazione retrograda sotto controllo radiologico, ecc.), grazie al consistente afflusso annuale di pazienti prevalentemente infertili affetti da varicocele nelle varie Sedi Ospedaliere, e nei Centri satelliti delle stesse, in cui i suoi membri hanno operato o operano (circa 150-200 varicoceli operati all’anno dal 1988 in poi).

Nella tecnica mini-invasiva, attualmente più in uso da noi, si esegue un'incisione subinguinale, si isola il funicolo spermatico nel quale si vanno a reperire una o due delle vene di maggior calibro, ed in esse si inietta, dopo aver transitoriamente clampato a monte ed a valle un buon tratto del funicolo, un liquido sclerosante che migra in tutte le vene del plesso, anche le più sottili, obliterandole: in tal modo viene assolutamente rispettata l'arteria testicolare.

Tale tecnica richiede un periodo postoperatorio, totalmente indolore, di sole 48 ore; la ripresa delle normali attività quotidiane anche fisicamente impegnative è poi pressoché immediata. Tale tecnica ed i suoi risultati, estrapolati dalla nostra casistica operatoria, sono stati presentati, anche in video ed in live surgery a vari Congressi Italiani ed Internazionali.
La tecnica, pubblicata sul prestigioso “British Journal of Urology International”, ha dimostrato ad un follow-up tuttora in corso (finora rivisti i dati di 785 pazienti) un tasso di recidiva di solo l’1,9%, contro il 6% almeno di tutte le altre tecniche, ad eccezione di quella microchirurgica, peraltro alquanto più costosa (per il paziente o per il Servizio Sanitario Nazionale) (vedi anche: varicocele).

Alcune presentazioni scientifiche a Congressi:

G.M. Colpi e F. Nerva
Chirurgia in diretta: Sclerotizzazione di varicocele sec. Marmar mod.
XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia (SIA)
Bologna, 12-15 novembre 2002

G.M. Colpi
“New surgical technique for varicocele”
lecture at the 4th Andrologic Symposium
Patra (Greece), January 23-24, 2004

G.M. Colpi, G. Piediferro, M. Mancini
“Técnica quirurgica nueva y sencilla para el varicocele”
XIII Congreso Nacional de la Asociacion Española de Andrologia
Cordoba, 10-12 de Mayo 2007
(pubblicato su: Rev Intern Androl Salud Sex Reprod 5(2):134, 2007



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Induratio Penis Plastica: non solo chirurgia

La Malattia di La Peyronie (anche nota come Induratio Penis Plastica), la cui eziologia non è a tutt'oggi ancora chiara, comporta aree di fibrosi, talvolta associate a calcificazioni, della tunica albuginea che riveste i corpi cavernosi del pene.
In tutti i casi si ha una riduzione della normale elasticità della tunica albuginea, che durante l'erezione porta ad una curvatura anomala del pene, più o meno grave, che può rendere difficile o impossibile la penetrazione. Nelle forme più avanzate si nota un accorciamento del pene, associato a fibrosi diffusa dei corpi cavernosi e talvolta a impotenza erettiva.

Il nostro Team ha seguìto negli anni un elevatissimo numero di pazienti, che sono stati trattati mediante una particolare fisioterapia, complementare alle terapie più codificate in Letteratura scientifica e finalizzate ad interrompere l’evoluzione della malattia.

Si riesce nella stragrande maggioranza dei pazienti a bloccare l’evoluzione della malattia mediante l’associazione tra infusioni endocavernose di Verapamil e somministrazione orale di farmaci che liberano NO e migliorano il microcircolo locale.
In aggiunta, allo scopo di raddrizzare il pene deformato dalla malattia, anziché intervenire chirurgicamente accorciando il lato rimasto più lungo, come ordinariamente si fa nella maggior parte dei Centri, viene proposto, quando utile, l’utilizzo di un estensore penieno esterno (“penile stretcher”) finalizzato a recuperare la lunghezza originale del pene.

L'uso dello strumento deve essere quotidiano, per circa 6 ore al giorno, e richiede controlli medici periodici, che verifichino di volta in volta la trazione da esercitare, l’evoluzione dell’induratio penis plastica e gli effetti della terapia.
La fisioterapia con l'estensore penieno per un periodo di almeno 6 mesi si è dimostrata un trattamento alquanto efficace nell'opporsi all’accorciamento e all'incurvamento causati dalla malattia (vedi anche: pene curvo acquisito).

Selezione dei lavori scientifici realizzati dal nostro Gruppo sull’ argomento:

Scroppo FI., Mancini M., Maggi M.*, Colpi GM.
"Can an external penis stretcher reduce Peyronie's penile curvature?"
4th Congress of the European Society for Sexual and Impotence Research (ESSIR)
Roma, 30 Sept. - 3 Oct. 2001; Int. J. Impot. Res. 13: suppl 4, Oct. 2001

G.M. Colpi
"Results of penis stretching in patients with Peyronie's disease"
lecture at the Congress of the Andrological Section of the Hungarian Society of Urology
Budapest, 12-13 Oct. 2001

FI. Scroppo, M. Mancini, M. Maggi*, GM. Colpi
"Can an external penis stretcher reduce Peyronie's penile curvature?"
2nd European Congress of Andrology
Malmoe, 19-22 Sept. 2002

Colpi G.M., Martini P., Scroppo F.I., Mancini M., Nerva F.
"Treatment of penile retraction in evolutive Peyronie's disease with external penis-stretching"
5th Congress of the European Society for Sexual and Impotence Research (ESSIR)
Hamburg, 1-4 Dec. 2002; Int. J. Impot. Res. 14: suppl. 4, Dec. 2002.

Ciociola F, Colpi GM. “Peyronie's disease: a "triple oxygenant therapy"”. Arch Ital Urol Androl. 2013 Apr 19;85(1):36-40. doi: 10.4081/aiua.2013.1.36.



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Banca del Seme

Il Prof. Giovanni M. Colpi ha aperto nel lontano 1983 quella che probabilmente è stata la prima Banca del Seme in Italia, al fine di eseguire la crioconservazione dello sperma.

Questa procedura permette di conservare i gameti maschili per un tempo indefinito (è riportato in Letteratura un nato da spermatozoi crioconservati 28 anni prima !) e rappresenta un formidabile strumento di preservazione della fertilità. Viene consigliata a quei soggetti che si sottopongono a trattamenti medici o chirurgici potenzialmente in grado di indurre sterilità o che per motivi di lavoro sono esposti a sostanze gonadotossiche, oppure a soggetti affetti da severa oligozoospermia.

Le procedure di crioconservazione del liquido seminale realizzate presso Next Fertility Procrea ed i Centri Italiani ad esso collegati seguono le linee guida internazionali riguardanti la conservazione degli spermatozoi, nonché le disposizioni legali vigenti nei rispettivi Paesi.



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Pene Curvo Congenito: chirurgia sicura

L'incurvamento congenito del pene (o recurvatum del pene) consiste in una curvatura anomala del pene nello stato di erezione, che può associarsi o meno a difetti di posizione del meato uretrale esterno (ipospadia o epispadia). La curvatura anomala è spesso verso il basso ("incurvamento ventrale"), talora è una deviazione laterale, sola o associata all'incurvamento ventrale.
Mentre nelle forme più lievi l'incurvamento comporta sostanzialmente solo un fastidioso inestetismo che non pregiudica la penetrazione, nelle forme più severe esso può rendere più o meno difficoltosa la penetrazione in vagina sino a renderla talvolta impossibile, con ovvie pesanti ripercussioni sulla sfera psichica del paziente.

Il Prof. Giovanni M. Colpi, che fin dal lontano 1980 è stato tra i primi in Europa, ad eseguire questo tipo di chirurgia (vedi: Colpi GM, Zanollo A, Fanciullacci F, Beretta G.: Nesbit's operation for congenital penile curvature: a report on 17 cases. In: R. & H. Virag (Eds): First World Meeting on Impotence, pp.248-251. CERI, Paris, 1984), ha a tutt’oggi eseguito alcune centinaia di interventi chirurgici di riduzione della curvatura del pene mediante corporoplastica secondo Nesbit, senza alcuna complicanza di rilievo.

Negli ultimi anni, specificamente per i casi di incurvamento solo ventrale, ha modificato la tecnica chirurgica con una variante personale (presentata anche a Congressi Internazionali: vedi sotto) che consente non solo di ridurre al minimo la riduzione della lunghezza dorsale del pene rispetto alle tecniche tradizionali, ma anche di abolire virtualmente qualunque possibilità di lesione involontaria intraoperatoria delle fibre nervose dell’organo. L’intervento viene eseguito in anestesia generale e prevede un ricovero ospedaliero di circa 48 ore (vedi anche pene curvo congenito).

Alcune presentazioni scientifiche a Congressi Internazionali:

G.M. Colpi et al.
“Variante tecnica quirurgica para el tratamiento de la incurvacion ventral congenita del pene”
XI Congreso Nacional de la Asociacion Española de Andrologia
Alicante (España), 28-31 Marzo 2001

G.M. Colpi et al.
“A new technique for surgery of ventral congenital curvature of the penis”
4th Congress of the European Society for Sexual and Impotence Research (ESSIR)
Roma, 30 September – 3 October 2001

G.M. Colpi, G. Piediferro, M. Mancini
“Corporoplastia simplificada en la incurvacion peneana congénita ventral”
XIII Congreso Nacional de la Asociacion Española de Andrologia
Cordoba, 10-12 de Mayo 2007

F.M. Castiglioni, G.M. Colpi, G. Piediferro, M. Mancini
“A simplified corporoplasty for congenital penile curvature”
A Magyar Andrológiai Tudományos Társaság I. Kongresszusán, Siófok, November 8th – 10th 2007

Pubblicazioni scientifiche più significative:

Colpi G, Piediferro G, Castiglioni F, Contalbi G, Carmignani L.
“Penile septoplasty for congenital ventral penile curvature: results in 51 patients”.
J Urol. 2009 Oct;182(4):1489-94.



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Pene Piccolo: non solo chirurgia

Il "pene piccolo", sia vero che vissuto come tale, nella nostra esperienza viene prevalentemente trattato, e con ottimi risultati in termini di allungamento, mediante l'uso di un estensore penieno esterno (“penile stretcher”).
Quest'ultimo, ponendo in trazione i tessuti, induce una proliferazione cellulare che comporta un vero e proprio allungamento "in toto" dell'organo.


L'estensore deve essere applicato quotidianamente per alcuni mesi, con una trazione che aumenta gradualmente nel tempo, sotto rigoroso controllo medico periodico, al fine di evitare complicanze (lesioni della cute, lesione delle fibre nervose): esso può essere portato (del tutto occultato) sotto i vestiti, anche durante la normale vita quotidiana.

Alcuni risultati di questo tipo di fisioterapia sono stati presentati dal nostro Gruppo in diversi convegni scientifici. (vedi anche: pene piccolo).

Alcune presentazioni scientifiche a Congressi e pubblicazioni su Riviste:

G.M. Colpi
“Il ‘pene piccolo’ congenito e da fibrosi dei corpi cavernosi: diagnosi e terapia”
Relazione Ufficiale al V Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia Medica (SIAM)
Catania, 29 Maggio – 1° Giugno 2002

G.M. Colpi, P. Martini, F.I. Scroppo, M. Mancini, G.F. Contalbi
"Il micropene ed il pene piccolo: diagnosi e terapia"
Rivista di Sessuologia Clinica, VIII-2001/2

G.M. Colpi, Nerva F., Piediferro G., Benaglia R.
“Efficacy of daily penis-stretching technique to elongate the ‘small penis’”
5th Congress of the European Society for Sexual and Impotence Research (ESSIR)
Hamburg, 1 - 4 Dec. 2002

"Efficacy of daily penis-stretching technique to elongate the 'small penis'"
International Journal of Impotence Research 14: suppl. 4, Dec. 2002

G.M. Colpi
“La dismorfofobia peniena”
Lettura Magistrale al Corso ‘La comunicazione medico-paziente in sexual medicine’
Siena, 19-21 marzo 2004

Oderda M, Gontero P.
“Non-invasive methods of penile lengthening: fact or fiction?
BJU Int. 2010 Sep 24. doi: 10.1111/j.1464-410X.2010.09647.x.
[Epub ahead of print]



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Microchirurgia ricostruttiva delle vie seminali

Numerosi pazienti affetti da azoospermia ostruttiva, al momento in cui cercano prole, vengono purtroppo direttamente avviati con le loro mogli ai Centri di Riproduzione Assistita.
Lì verranno sottoposti ad agoaspirato testicolare (ripetute punture dei testicoli al fine di recuperare minime quantità di spermatozoi da usare immediatamente per la microiniezione degli oociti durante le procedure di fecondazione assistita) o a TESE (prelievo chirurgico di un piccolo frammento di polpa testicolare da cui recuperare al momento gli spermatozoi necessari per la ICSI, crioconservandone in Banca del Seme quelli in esubero).

Questo modo di procedere è per lo meno discutibile, perché fa pagare al corpo della donna, attraverso vari successivi tentativi con la fecondazione in vitro, lo stato di sterilità dell’uomo.
Se il paziente affetto da azoospermia ostruttiva si è sottoposto anni prima a vasectomia (chiusura dei dotti deferenti a scopo contraccettivo o, più esattamente, a scopo di sterilizzazione), è possibile ricostruire in microchirurgia i dotti deferenti interrotti mediante una vasovasostomia, con un tasso di successo della ricanalizzazione molto elevato (maggiore dell’ 80%) (seppure in larga parte dipendente dal numero di anni intercorsi dalla vasectomia) ed una elevata probabilità di ottenere poi una gravidanza per vie naturali.

L’intervento, durante il quale comunque si provvede d’ufficio ad eseguire una biopsia testicolare per esame istologico (onde verificare lo stato della spermatogenesi) ed un prelievo ulteriore di polpa testicolare (TESE) (per recuperare spermatozoi da crioconservare in Banca del Seme per eventuale successivo utilizzo a fini di fecondazione in vitro nel caso l’intervento di ricanalizzazione non ottenga i risultati sperati), per quanto lungo (si lavora in microchirurgia), non comporta alcun rischio per il paziente ed è praticamente privo di dolore postoperatorio.

Esso è perfettamente in accordo con i principi di etica medica e con i principi della Legge 40/2004 che suggeriscono una gradualità nel ricorso alle pratiche chirurgiche invasive e impongono il ricorso alle tecniche di procreazione Medicalmente Assistita solo dopo l’assenza di risultati mediante il ricorso a procedure meno invasive. (vedi anche: azoospermia).

Pubblicazioni scientifiche

G.M. Colpi, C. Bettocchi, G. Franco, E. Greco, A. Ortensi, L. Negri:
“Linee guida della Società Italiana di Andrologia su: La azoospermia: terapia”,
Giornale Italiano di Andrologia, 7, 79-103, 2000.

G.R. Dohle, A. Jungwirth, G. Colpi, A. Giwercman, T. Diemer, T.B. Hargreave:
EAU Guidelines on Male Infertility, European Association of Urology, 2007
[http://www.uroweb.org/fileadmin/user_upload/Guidelines/Male%20Infertility.pdf]

Selezione di Presentazioni a Congressi o Corsi

G.M. Colpi
“Andrological management vs. ICSI in severe male factor infertility: take-home baby costs”
Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia Medica (SIAM)
Roma - 2-3 gennaio 1998

G.M. Colpi
“Reconstruction in the ICSI era - Is there still an indication?”
lecture at the XIIIth European Association of Urology (EAU) Congress
Barcelona (España), March 24, 1998

G.M. Colpi
“Diagnostic work-up of the male with obstructive azoospermia”
Precongress Post-Graduate Course of the 1st European Congress of Andrology (EAA, European Academy of Andrology)
L’Aquila (Italy), 24-27 March 2000

G. Piediferro
“Terapia chirugica dell’infertilità maschile”
Corso Avanzato in Fisiopatologia della Riproduzione Umana
Bella Muro (Potenza), 30 Ottobre 2001

G.M. Colpi e G. Piediferro
“Trattamento chirurgico dell’infertilità maschile”
Vermittlung Moderner Methoden in der Diagnostik und Terapie der ReproductionsMedizin
Bruneck, 28 settembre 2002

G.M. Colpi e G. Piediferro
“Azoospermia (fertility possibilities)”
lecture at the V International Congress on Therapy in Andrology
Pisa, March 24-27, 2003

G. Piediferro
“L’azoospermia: come diagnosticarla e come affrontarla”
Corso pre-congressuale ‘Il work-up del maschio della coppia infertile’
XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia (SIA)
Capri, 25-28 ottobre 2003

G.M. Colpi
“Le azoospermie ostruttive: inquadramento nosografico e clinica”
Master in Andrologia di II livello dell’Unità di Fisiopatologia Clinica, Università di Firenze
Firenze, 17 febbraio 2005

G. Piediferro
“Chirurgia dell’apparato genitale maschile e infertilità”
Congresso “Iter Diagnostico-Terapeutico della Coppia Infertile”
Lugano (Svizzera), 1 aprile 2006



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Fisioterapia Perineale o Riabilitazione Perineale

La Fisioterapia Perineale è indicata nell’uomo nel trattamento della Disfunzione Erettiva (in quanto migliora il meccanismo veno-occlusivo attraverso il blocco dello scarico venoso dai crura penis durante l’erezione), nel trattamento della ridotta percezione orgasmica (in quanto rafforza i muscoli bulbocavernoso ed ischiocavernosi, responsabili delle contrazioni cloniche che accompagnano l’ejaculazione), nel trattamento dello sgocciolamento post-minzionale che disturba molti uomini dopo i 50 anni (perché riduce il rilassamento dell’uretra bulbare in cui possono accumularsi minime quantità d’urina dopo la minzione).
La Fisioterapia perineale è inoltre necessaria come trattamento cardinale della incontinenza urinaria post-prostatectomia radicale per cancro prostatico.
La Fisioterapia Perineale è indicata nella donna nel trattamento di varie forme di incontinenza urinaria (in quanto potenziando il tono della muscolatura perineale si rafforza lo sfintere uretrale) e nel trattamento della ipoorgasmia femminile (le contrazioni perineali rappresentano un aspetto organico dell’orgasmo nella donna).
In aggiunta, vari studi hanno documentato l’utilità della Fisioterapia Perineale nel trattamento di alcune forme di eiaculazione precoce.

Qui sotto viene riportata una selezione bibliografica su quest’ultimo argomento.



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Accertamenti prematrimoniali di fertilità nell’uomo

Il cambiamento di costumi nella nostra società sta rendendo sempre più avanzata l’età del matrimonio, soprattutto per l’uomo.

L’età avanzata risulta associata ad una potenziale riduzione della qualità dello sperma e di conseguenza, ad un’alterazione del potenziale di fertilità del maschio.

Il nostro team, con competenze in campo andrologico, urologico ed endocrinologico, è disponibile ad offrire informazioni e consulenze su problematiche riproduttive maschili. (vedi anche: infertilità maschile)



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Ecografia

La Scuola del Prof. Colpi si è particolarmente interessata all’ecografia andrologica fin dagli anni ’80, ed ha addestrato numerosi andrologi provenienti da varie Istituzioni Pubbliche o Centri Privati ed oggi operanti in numerose Strutture Sanitarie Italiane e non Italiane.

Oggi questa diagnostica per immagini viene eseguita con un alto livello di competenza e con una ottima risoluzione diagnostica dai medici della sua Scuola in tutte le Strutture Sanitarie in cui operano.



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